Michael Nicholas Salvatore Bongiorno (“senza la u”, come soleva precisare) nasce a New York il 26 maggio 1924 da Philip, avvocato italo-americano, di ascendenze siciliane, impegnato attivamente nella politica cittadina, e da Enrica Carello, appartenente alla borghesia torinese. Le origini dei Bongiorno affondano nel Medioevo, si ha traccia di un Landro che intorno al 1250 si trasferisce da Patti a Palermo per diventare “gran scopatore di corte”, il capo del personale delle pulizie del palazzo di re Manfredi. Al 1835 risale il trasferimento a Campofelice di Fitalia, cinquanta chilometri a sud di Palermo, del trisavolo di Mike, Mastro Michelangelo Bongiorno detto “Manzù”, di professione “barbitonsore”, un barbiere che svolge anche attività medica. Il nonno paterno di Mike, anch’esso Michelangelo, lascia Campofelice di Fitalia – che quando nasce, nel 1861, è una frazione di Mezzojuso –, si imbarca a Napoli sulla nave SS Gioval e approda negli Stati Uniti il 7 dicembre 1892, come attestato negli archivi di Ellis Island, dove risulta come shoemaker, un calzolaio. Al paese natio Michelangelo ha lasciato la moglie e il figlio di due anni, che lo raggiungeranno dopo poco tempo; intanto prende domicilio a Manhattan, al 262 di Elizabeth Street, a Little Italy, e da semplice calzolaio riesce a diventare importatore di beni dalla madrepatria e imprenditore immobiliarista. Nella primavera 1913 Michelangelo Bongiorno viene naturalizzato cittadino americano. Il figlio, registrato all’anagrafe di Mezzojuso-Campofelice di Fitalia come Filippo, oltreoceano diventa “Philip”, ma i suoi amici dell’Università di Princeton lo chiamano “Phil” e “Bonny”. Per il padre Michelangelo, di origini modeste, iscrivere il figlio alla prestigiosa università – a cui segue la specializzazione in avvocatura alla Columbia – è un altro importante traguardo. Con l’entrata degli Stati Uniti nella Grande guerra, agli inizi del 1917, Philip si iscrive come volontario nell’aviazione americana e parte per l’Europa, prima a Parigi e poi a Torino, dove si occupa di verificare gli ordini e la produzione degli aerei Caproni e degli automezzi Fiat. In questi contatti con l’industria del nord Italia fa la conoscenza, durante un soggiorno a Sanremo, della figlia di Carello, proprietario della celebre industria produttrice di fanali per automobili. Philip ed Enrica si sposano nel 1919, a guerra conclusa, e si trasferiscono a New York, dove per Philip si prospetta una carriera luminosa come avvocato nell’ambito della comunità italo-americana.