L’intervista radiofonica per La Voce dell’America è un’illuminazione per il ventunenne Michael. Rimane in contatto con la redazione e partecipa alle riunioni, alla stesura dei testi, mentre continua a essere intervistato sulle sue esperienze di guerra in altre emittenti come la CBS, la NBC e la WABC. Indeciso se rimanere negli Stati Uniti o tornare in Italia, intraprende la carriera prima come copy in un’agenzia pubblicitaria a Washington Square, la Pettinella Advertising Company, e dal 1946 come log keeper (il controllore dell’orario dei palinsesti) per la WHOM, la maggior stazione radio della comunità italo-americana, di proprietà dell’imprenditore Generoso Pope, editore del giornale “Il progresso italo-americano”. Il lavoro di log keeper sarà fondamentale per la professione di presentatore: stando sei ore al giorno all’altoparlante della radio, Michael studia ogni possibile variazione di tema e di tono dei suoi colleghi più esperti. Forte dell’esperienza come “trombettiere” a “La Stampa”, quando dettava gli articoli per le testate affiliate, si trova senza problemi di impostazione vocale a prendere la parola per sostituire un annunciatore assente. Il direttore della WHOM, Fortune, il primogenito di Generoso Pope, crede in Michael e gli affida anche la cura di pubblicità dai prodotti pittoreschi come gli oli “Pace mio Dio” e “Mamma mia”, o addirittura di una parrocchia di Brooklyn che vuole promuovere gli orari delle messe! Tutto questo mentre continuava la sua collaborazione, come speaker, con La Voce dell’America, distante cinque isolati dalla WHOM, che gli permise di conoscere alcuni corrispondenti Rai, come Gianni Granzotto. Sentendo parlare bene di questo italo-americano, il direttore della redazione Radiocronache del Giornale Radio della Rai, Vittorio Veltroni, lo cerca per proporgli una collaborazione per la trasmissione Voci dal mondo, costruita intorno alle corrispondenze estere. È proprio lui a dargli il nomignolo di Mike, che lo seguirà per il resto della sua vita. Sul “Radiocorriere”, la rivista ufficiale della Rai, “Mike” Bongiorno viene prima citato correttamente sul n. 22 del 1949, per poi venire storpiato in “Michele Buongiorno” sul n. 29. Nel 1953 Pettinella, il suo primo datore di lavoro, gli propone di effettuare una trasmissione in giro per l’Italia per la stazione concorrente della WHOM, la WOV, Il vostro Paese, per raccontare la ricostruzione del Paese e far ascoltare la voce degli emigranti ai loro congiunti in madrepatria. Ma la vera svolta nella sua vita professionale arriva in seguito a quel viaggio.